<p>Antonio Azar e il suo antico amico Efes Mulas, ora farmacista e riccone, avevano deciso di passar una notte in campagna. Efes era cacciatore; Antonio letterato; entrambi figli di pastori, avevano trascorso l’infanzia sull’altipiano, fra i pascoli e le macchie, e serbavano un profondo sentimento della natura, un modo forte di sentire che nel Mulas confinava con la rozzezza.<br /> Una sera d’agosto i due giovanotti s’avviarono verso l’ovile del padre di Azar: Efes vestiva la sua solita giacca da cacciatore, e aveva il fucile, sebbene la caccia fosse ancora proibita; Antonio indossava un vecchio abito nero che lo rendeva pi? piccolo e brutto del solito. Il suo volto era terreo, gli occhi cerchiati e foschi.</p>画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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© led e17 なんだ、みんな人間のせいじゃないか。